Numerose le pellicole che hanno tra i protagonisti questo gioco bello e coinvolgente: il baccarat. Tra quelli in cui il baccarat ha avuto un ruolo di primo piano c'è un film degli anni Sessanta interpretato da una delle più famose band di tutti i tempi: i Beatles.
È "A hard day's night" (1964), in cui il si narrano le vicende del gruppo inglese chiamato a tenere un concerto a Londra, dove gli “scarafaggi” arrivano dalla nativa Liverpool: mostra così come i Beatles riescano a superare diversi problemi e vicissitudini e, infine, a esibirsi.
Il baccarat entra nel film attraverso il nonno dei Beatles, che ha un debole per l'azzardo e ha deciso di andare a giocare per un paio di notti. Il vecchio, che è un principiante, non essendo in grado di distinguere tra il banco e il bingo, drink dopo drink e mano dopo mano ai tavoli del baccarat, pur non sapendo nulla del gioco, arriva a vincere un sacco di soldi, ma alla fine deve usarli tutti per pagare le bevute al bar del casinò. Il Baccarat qui è descritto nei minimi dettagli ed è molto divertente guardare il vecchio far confusione con i termini del gioco e comunque sbancare.
Il baccarat è anche il gioco da casinò preferito di James Bond. Il super agente 007 britannico può essere visto giocare a baccarat in molte delle sue avventure, a partire sin dalle prime pellicole: “Golden Eye”, “Dr. No”, “Thunderball”, “Al servizio segreto di Sua Maestà” e “Never Say Never Again” ecc.
Invece il remake 2006 del film di James Bond “Casino Royale”, con Daniel Craig, lo mostra giocare a poker, piuttosto che a baccarat come nell'originale e gli amanti del baccarat e di Bond non sono rimasti soddisfatti di questo cambiamento, come del nuovo interprete del personaggio dello 007. Il film non ha potuto così raggiungere le altezze e il successo che la maggior parte degli altri film di Bond ha ottenuto.
In “Casino Royale” (1967), in particolare, il baccarat recita davvero un ruolo centrale. Il vero James Bond ha lasciato i servizi segreti e si è ritirato, ma viene convinto a tornare in servizio per combattere il gruppo criminale russo Smersh. È quasi una pellicola comica, in cui Bond alla fine mette fuori gioco il gruppo sovietico Smersh, riuscendo a battere il russo Le Chiffre.
Non ce n'è solo uno, ma ben sei James Bond nel film, che si impegnano tutti insieme nel dar la caccia ai russi: i servizi segreti infatti cercano di confondere questi ultimi creando più personaggi Bond. Il cattivo tenta di raccogliere il denaro per le sue operazioni illegali giocando a baccarat e Evelyn Tremate, uno dei sei agenti segreti, viene inviato a sconfiggerlo. Il film si conclude con una grande confusione e un'enorme esplosione: tutti gli 007 muoiono e vanno in paradiso, dove li vediamo volteggiare nell'ultima scena, come angeli piumati.
Ma il baccarat è molto apprezzato pure dalla superstar dei film d'azione Jackie Chan, che lo ama moltissimo perfino fuori dallo schermo. Lo possiamo veder giocare a Baccarat in numerose sue pellicole, come “Rush Hour 3” e “City Hunter”.
Nel primo, del 2007, un ambasciatore scopre prove contro la più grande organizzazione criminale internazionale e viene preso nel mirino da questi malavitosi, che lo feriscono gravemente mentre sta per testimoniare contro di loro; a salvare lui e sua figlia interverrà un ispettore (Chan), suo grande amico, che, insieme a un collega, prende la questione come faccenda personale e si imbarca in un'avventura che li condurrà sino a Parigi.
Invece in “City Hunter “, del 1993 - trasposizione cinematografica del celebre manga di Tsukasa Hojo - Jackie Cahn è un investigatore privato chiamato a ritrovare la figlia fuggita di casa: affronterà, insieme alla sua immancabile assistente (segretamente innamorata di lui) e con l'aiuto di una bella poliziotta, dei terribili terroristi su una nave da crociera, tra partite a baccarat, combattimenti e comicità.